Gruppo di lettura dei Docenti

10 NOVEMBRE 2022 ore 14:30 in BIBLIOTECA

 

I docenti propongono la lettura, a scelta, di uno di questi testi:

 

  • James Joyce, Ritratto dell’artista da giovane, Adelphi, Milano 1976, 304 pagine. Con traduzione di Cesare Pavese.

 

Il 7 gennaio 1904, James Joyce, allora ventiduenne, scrisse un racconto autobiografico intitolato Ritratto dell’artista. Da quello spunto si sarebbe sviluppato, attraverso una complessa elaborazione durata oltre dieci anni, il primo dei suoi tre grandi libri, che fu pubblicato a New York nel 1916, col titolo Ritratto dell’artista da giovane, e che resta una delle opere fondamentali della letteratura del nostro secolo. Il protagonista, Stephen Dedalus, ovvero «l’artista da giovane», riproduce i tratti di Joyce stesso, e non è difficile stabilire una corrispondenza precisa fra i dati biografici dell’autore ed episodi e personaggi del romanzo. Dedalus, come Joyce, porta il segno di un’appassionata ambivalenza verso la Chiesa, l’Irlanda e la sua famiglia. Come Joyce, egli si appropria di forme e linguaggi, e ama forzarli a usi eterodossi. E alla fine del romanzo Dedalus sceglierà per sé quelle armi odisseiche che furono l’insegna di Joyce durante tutta la sua vita: silenzio – esilio – astuzia.

Ma Dedalus, come indica il suo nome, è anche un personaggio esemplare, una sorta di paradigma dell’artista. E proprio in questa difficile mescolanza tra personaggio reale e ideale sta la sua ricchezza. Così, ad esempio, oltre che un resoconto lucidissimo delle lotte combattute, dentro e fuori di sé, dal giovane protagonista per uscire da quel labirinto i cui meandri si chiamano infanzia, famiglia, collegio, città, religione e patria, il libro è anche un’esposizione illuminante delle idee dell’autore sull’arte e sulla vita. I fitti dialoghi sull’estetica che vi si incontrano rivelano, dietro il significativo mascheramento della terminologia tomistica, alcuni criteri che resteranno poi sempre impliciti e operanti nell’opera di Joyce. Si può leggere Dedalus quasi come un romanzo tradizionale, ma da certe brecce, oscure e affascinanti, si capisce già che non sono lontane le grandi caverne dell’Ulisse e di Finnegan’s Wake.

https://www.adelphi.it/libro/9788845901928

 

  • Gemma Calabresi, La crepa e la luce. Sulla strada del perdono. La mia storia, Mondadori Strade Blu, Milano 2022, 144 pagine. Genere: politica e attualità.

 

Questo libro è il racconto di un cammino, quello che Gemma Capra, vedova del commissario Calabresi, ha percorso dal giorno dell’omicidio del marito, cinquant’anni fa.

Una strada tortuosa che, partendo dall’umano desiderio di vendetta di una ragazza di 25 anni con due bambini piccoli e un terzo in arrivo, l’ha condotta, non senza fatica, al crescere i suoi figli lontani da ogni tentazione di rancore e rabbia e all’abbracciare, nel tempo e con sempre più determinazione, l’idea del perdono. Un racconto che, partendo dalla vita di una giovane coppia che viene sconvolta dalla strage di Piazza Fontana, attraversa mezzo secolo, ricucendo i momenti intimi e privati con le vicende pubbliche della società italiana. Un’intensa e sincera testimonianza sul senso della giustizia e della memoria. Una storia di amore e pace.

https://www.mondadori.it/libri/la-crepa-e-la-luce-gemma-calabresi-milite/

Dedalus e La crepa e la luce