Un dibattito sui grandi temi al Festival di Economia di Torino
A Torino tanta gente in piazza a sentire una conferenza su Pnrr e patto di stabilità, telemigrazione e meritocrazia, economia sociale e inflazione, rifugiati e laicità. Premi Nobel e ministri, il governatore della Banca d’Italia e alcune altre personalità importanti della cultura (Liliana Segre, Roberto Saviano, Alessandro Barbero, …) si sono confrontate sui grandi temi economici del futuro. In molti, giovani e anziani, hanno attesso e applaudito sotto i gazebo, hanno ascoltato attentamente le parole, i neologismi a volte incomprensibili dei relatori, sventolando le cartoline bianche e verdi del programma per rinfrescarsi, ma sempre attenti, perché la cultura nutre gli spiriti e la mente di tutti. Si è discusso di assistenza, di lavoro, resistenza e resilienza, tanto per ri-usare due parole molto in voga in quest'ultimo periodo. Un’ora densa di argomenti e intensa di significati che avrà bisogno di un po' di tempo per essere "digerita". Tantissimi gli spunti, nella marea di eventi proposti da martedì 31 maggio a sabato 4 giugno. Una voce su tutte, non economica ma filosofica: l’americano Michael Sandel, filosofo della morale e della politica, teorico del “comunitarismo” e cattedratico ad Harvard. Nel bel mezzo della sua lectio magistralis su “La tirannia del merito” ha posto al pubblico una domanda molto popolare e nello stesso tempo maliziosa: "È giusto che Messi guadagni mille volte di più di un insegnate o di un infermiere Covid?". Ha risposto lui stesso dicendo che: "Oggi il successo dipende solo in piccola parte dal merito e molto dalla fortuna. Avremmo bisogno soprattutto di umiltà". E di molta fortuna! Tratto dall'articolo di Maurizio Crosetti de La Repubblica Nella foto, Elena Rocco, studentessa della classe 5E Liceo dell'Istituto A. Lunardi, vincitrice del concorso Economia organizzato per il Festival. |