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Elena Ferrante, Storia della bambina perduta, Edizioni e/o «La fenomenale impresa narrativa di Elena Ferrante poggia sul gioco dei desideri opposti delle protagoniste. Elena Greco vuole "scriversi", lasciare con i libri una traccia di sé. Lila Cerullo vuole "cancellarsi", non lasciare orme del suo passaggio sul pianeta» – Antonio D'Orrico, La Lettura _____________________________________ Mario Rigoni Stern, Il sergente nella neve, ET Scrittori «Una parola definitiva sulla pietà e sulla misericordia che consentono agli uomini di continuare a guardarsi in faccia senza vergogna». I ricordi della ritirata di Russia scritti in un Lager tedesco dall’alpino Rigoni Stern nell’inverno del 1944 vennero pubblicati da Einaudi nel 1953 nei «Gettoni» diretti da Vittorini sotto il titolo Il sergente nella neve. Apprezzato inizialmente soprattutto per il valore della testimonianza, il romanzo ha mostrato le sue grandi qualità espressive con la progressiva distanza temporale dai drammatici avvenimenti narrati. E ormai è giustamente considerato un classico del Novecento: per la lingua intensa e sempre concretissima, per l’alta moralità di fronte a esperienze estreme, per la totale mancanza di enfasi retorica, per il candore e la forza con cui viene rappresentata la lotta dell’uomo per conservare la propria umanità. |
Pubblicata il 28-01-2022