BOOKCLUB: tre nuove proposte!
La Commissione Biblioteca coinvolge nuovi lettori con una nuova proposta, tre libri da leggere e commentare in due appuntamenti: 25 febbraio e 4 marzo. Questa volta si tratta di tre libri dai contenuti molto differenti, tre tematiche interessanti e coinvolgenti, molto diverse tra loro ma con un'unica protagonista: la donna! Prima proposta: Franco Forti, Scilla Bonfiglioli, La bambina e il nazista Germania 1943. Hans Heigel è un ufficiale di complemento delle SS che svolge un lavoro semplice e comodo, da impiegato, non condivide la rabbia e l’aggressività con cui il suo Paese cerca di vendicarsi dei torti della Prima Guerra Mondiale. Ha una famiglia graziosa e non ha assolutamente intenzione di immischiarsi con la politica del suo tempo. Hans è, quindi, l’antieroe per eccellenza: è un uomo comune. Ma un giorno arriva la “chiamata” che obbliga il protagonista vedere con i suoi occhi, a toccare con le sue mani, a sentire profondamente il profumo della tragedia che si sta compiendo. E tutto cambia! Da quel momento in poi, l’antieroe troverà una ragione della propria esistenza. ___________________________ Seconda proposta: Virginia Woolf, Una stanza tutta per sé Scritto tra il 1928 e il 1929, il testo rappresenta uno dei più interessanti punti di vista al femminile della condizione del “Secondo sesso” (Simone de Beauvoir) del Novecento. Un tema non molto trattato, secondario potremmo dire, ma che Virginia Woolf porta alla ribalta con delicatezza e maestria: una donna ha bisogno di denaro per scrivere, ed anche “una stanza tutta per sé”. Una metafora, un suggerimento, una riflessione che guida l’autrice ad esaminare le restrizioni imposte dalle leggi e dalle convenzioni alla creatività femminile dalla società nel corso dei secoli. La Woolf crea una forma mista di saggio e racconto, descrivendo la realtà personale con riflessioni arricchite da sentimenti e storie personali. ___________________________ Terza proposta: Ilaria Tuti, Fiore di roccia La celebrazione del coraggio, della resilienza, della capacità di abnegazione delle donne: contadine umili, ma allo stesso tempo forti nel desiderio di pace e pronte a sacrificarsi per aiutare i militari al fronte durante la Prima guerra mondiale. Le pagine della Storia, che sono traboccanti di avvenimenti e grandi personaggi, non hanno mai trovato lo spazio, seppur piccolo, per ricordare il sacrifio delle Portatrici e trasmettere alle generazioni più giovani l'idea di "dovere" che queste donne hanno sempre avuto, forse perché "scritto" nel loro animo. Questo romanzo le restituisce per ciò che erano e sono: indimenticabili. "Restiamo soltanto noi donne, ed è a noi che il comando militare italiano chiede aiuto: alle nostre schiene, alle nostre gambe, alla nostra conoscenza di quelle vette e dei segreti per risalirle. Dobbiamo andare, altrimenti quei poveri ragazzi moriranno anche di fame." |